Descrizione evento
La Galleria d’Arte Moderna si presenta al pubblico con i propri spazi rinnovati. Al suo interno uno speciale racconto visivo che, attraverso le oltre 150 opere esposte, ripercorre circa un secolo, dalla fine dell’Ottocento alla fine del Novecento, per arrivare a testimoniare la storia di una istituzione, ma anche quella della sua città e del contesto sociale dei suoi promotori. Alle opere della collezione civica si uniscono importanti prestiti di istituzioni museali,“Ospiti fuori dal Comune” provenienti da musei civici e nazionali, da collezionisti privati e artisti.
Il nuovo percorso espositivo, già accessibile al pubblico, è stato presentato alla Galleria d’Arte Moderna Achille Forti dall’assessore alla Cultura Francesca Briani insieme alle curatrici, la direttrice dei Musei civici Francesca Rossi e Patrizia Nuzzo, Curatrice Responsabile delle Collezioni d’Arte Moderna e Contemporanea della Galleria d’Arte Moderna Achille Forti.
Il percorso espositivo
Le donazioni. Il primo focus è dedicato al contributo di Ugo Zannoni che con la donazione, tra il 1905 e il 1919, di circa 200 opere, pone la prima pietra per la nascita della Galleria. È attraverso il suo lascito che la GAM entra in possesso di un corpus rilevante di opere da A. Puttinati, A. Dall’Oca Bianca, R. Fontana, a N. Nani, L. Nono e A. Recchia. Ma, soprattutto, fa il suo ingresso nella neofita e nascente collezione civica uno dei capolavori assoluti dell’arte di fine secolo: S’avanza di A. Morbelli.
Grazie ad Achille Forti, che alla morte, nel 1937, lascia il palazzo di famiglia e la propria raccolta privata di opere d’arte al Comune di Verona, la Galleria trova la sua prima sede a Palazzo Emilei Forti.
Si aggiunge così un secondo nucleo di opere di considerevole importanza, tra cui la famosa Meditazione di F. Hayez, Pia dei Tolomei di P. M. Molmenti, oltre a una nutrita collezione di lavori di artisti di origine piemontese, lombarda, emiliana e, naturalmente, veneta.
GALLERIA D’ARTE MODERNA ACHILLE FORTI briani rossi-2
I grandi studiosi
Gli altri due focus sono dedicati a due grandi studiosi che hanno contributo in maniera diversa e determinante alla fisionomia della collezione e alle attività della Galleria. Il primo è Licisco Magagnato, storico dell’arte, direttore dei Musei veronesi dal 1955 al 1986, di cui nel 2021 si celebra il centenario della nascita. Magagnato, attivo come curatore e promotore di studi e mostre di arte contemporanea, ha sostenuto numerosi artisti e dato un forte impulso anche per quanto riguarda l’incremento delle collezioni. In questa sezione sono esposte opere che testimoniano il suo interesse per artisti come P. Semeghini, F. de Pisis, E. Vedova, R. Birolli, Tancredi, B. Romagnoni, E. Degani.
La sezione si completa nel focus conclusivo, dedicato ai linguaggi aniconici dagli anni sessanta e ottanta del Novecento, e testimonia il transito dal lavoro di Magagnato (opere di F. Arduini, V. Matino) all’impegno di Giorgio Cortenova – critico d’arte e direttore della Galleria dal 1985 al 2008 - per lo sviluppo della sezione contemporanea grazie a un’organica politica di acquisti, donazioni, depositi e comodati (opere di E. Bonamini, P. Cotani, G. D’Agostino, E. Degani, E. Finzi, M. Gandini, G. Griffa, V. Guarnieri, I. Legnaghi, P. Legnaghi, e. Marchegiani, G. Olivieri, G. Ortelli, M. Pellegrin, P. Pinelli, A. Schmid e C. Verna).
Orari. Da martedì a domenica dalle 11 alle 19 (ultimo ingresso alle 18.30) - chiuso il lunedì.