Manifesto del Futurismo

Luogo dell'evento

Palazzo Maffei Casa Museo

Piazza Erbe, 38, 37121 Verona VR, Italia

Mostra indicazioni

Date e orari evento

Evento concluso

Descrizione evento
La sala dedicata al Futurismo nella Casa Museo affacciata su Piazza delle Erbe si arricchisce dello storico giornale che 113 anni fa sancì la nascita di una delle più travolgenti avanguardie del primo Novecento. Il 20 febbraio del 1909 la pubblicazione del Manifesto del Futurismo sulla prima pagina del quotidiano francese Le Figaro sancisce la notorietà internazionale del movimento che agli inizi del novecento s'impone in Italia, pervadendo tutte le arti, quale reazione alla cultura borghese di fine ottocento e autentico inno alla modernità. Da quel giorno i principi e gli obbiettivi del Futurismo - unica Avanguardia artistica del XX secolo di matrice italiana, una delle forme d'arte più importanti del cosiddetto secolo breve - vengono annunciati al mondo. Una copia originale del famoso Le figaro con il Manifeste du Futurisme elaborato del poeta Filippo Tommaso Marinetti dal prossimo 19 febbraio sarà esposto a Palazzo Maffei-Casa Museo a Verona , nella sala che raccoglie alcune delle opere futuriste più significative della Collezione Carlon. Un ulteriore arricchimento del patrimonio documentario del Museo che emoziona per il valore simbolico della pubblicazione parigina, che di fatto segna la nascita del movimento. Ma anche la città di Verona ebbe un ruolo di primo piano nella divulgazione dei principi futuristi perché l' Arena , quotidiano scaligero, fu uno dei sette giornali della penisola a il Manifesto di Marinetti in anticipo di almeno una decina di giorni rispetto a Le Figaro. A testimoniarlo a Palazzo Maffei sarà il facsimile della prima pagina dell'Arena del 9 febbraio 1909, rinvenuta negli archivi storici del quotidiano, grazie alla collaborazione del Gruppo editoriale Athesis, e ora affiancata nel percorso museale al giornale francese. Tante le eccellenze da segnalare nelle sale del Futurismo a Palazzo Maffei, ma una menzione particolare spetta al nucleo davvero importante di lavori di Giacomo Balla, tra cui “Compenetrazioni iridiscenti 1” del 1912, che vede l’artista futurista impegnato nella resa del dinamismo e delle rifrazioni luminose, evocando le sequenze delle onde elettromagnetiche attraverso moduli geometrici, e “Mercurio che passa davanti al sole” del 1914. “Linea di velocità e vortice” è invece una sorta di installazione in ottone cromato ideata da Balla negli stessi anni ma realizzata intorno al Trenta, quando l’artista si mostra vicino alle posizioni degli aeropittori e alle loro formulazioni su tela di strutture a vortice dinamico nello spazio. Significativo anche “Linea-forza del pugno di Boccioni", probabile cartone preparatorio per un arazzo progettato per l’Exposition des arts decoratifs di Parigi del 1925. Colpito dalla morte improvvisa di Umberto Boccioni nel 1916, Balla “disegna una sagoma grafica che sintetizza il pugno che l’amico, simbolicamente, aveva sferrato al passatismo e al “ventre molle” della borghesia”. Boccioni, si era spento inaspettatamente per una caduta da cavallo nel corso di un’esercitazione militare al Chievo, a Verona, in località Sorte: la salma dell’artista - tra i grandi protagonisti della stagione futurista - è tutt’ora sepolta nel cimitero monumentale della città scaligera.
Telefono
0455118529
Posizione sulla mappa
Mostra indicazioni
1/1

EVENTO CONCLUSO

©2023 with love by Team NOWRNowr by Officina srl P.IVA 04920430289