Palafitte e Piroghe del Fimon

Luogo dell'evento

Museo Naturalistico e Archeologico di Santa Corona

Contrà Santa Corona, 4, 36100 Vicenza VI, Italia

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Evento concluso

Descrizione evento
Al Museo Naturalistico Archeologico di Vicenza è in programma la mostra “Palafitte e Piroghe del Lago di Fimon. Legno, territorio, archeologia”. I visitatori potranno scoprire i villaggi preistorici del Lago di Fimon sulle tracce degli appassionati e degli studiosi che nel corso degli anni hanno recuperato ed esaminato centinaia di reperti. La mostra si sviluppa da nuovi studi sui frammenti di legno recuperati nel Novecento e da recenti indagini archeologiche condotte con le più moderne metodologie che hanno consentito di gettare nuova luce sulla vita degli uomini e delle donne che abitavano attorno al lago di Fimon da 7000 a 3000 anni fa. Racconterà come gli importanti reperti di Fimon sono stati recuperati, conservati e, oggi, studiati. Realizzata in onore di Gastone Trevisiol, ricercatore la cui attività si è svolta principalmente nelle Valli di Fimon e a cui si deve il ritrovamento di molti dei reperti esposti in mostra, è organizzata dall’assessorato alla cultura del Comune di Vicenza, dai Musei Civici di Vicenza e dalla Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per le Provincie di Verona, Rovigo e Vicenza. Il protagonista assoluto è il legno, quello utilizzato nelle imbarcazioni, il nelle case su palafitta, nelle strutture che servivano per bonificare le sponde del lago. La preistoria del Lago di Fimon è anche la preistoria della carpenteria del legno e racconta di come le radici di questo sapere artigianale affondino nel passato che l’archeologia moderna può rivelare e raccontare. Tra gli oggetti più significativi esposti ci sono i resti di una piroga monossile risalente a circa 5000 anni fa identificata nei reperti lignei raccolti nel Novecento. Si tratta di uno dei reperti eccezionalmente conservati che permetteranno al visitatore di comprendere quante cose accomunano il lontano mondo della preistoria e l’epoca attuale:piroghe monossili del tutto simili a quelle di Fimon venivano costruite fino a poche centinaia d’anni fa e negli ultimi anni vi è una forte spinta alla bioedilizia e all’uso di materiali naturali ed ecosostenibili nelle costruzioni. La mostra, attraverso l’archeologica, consente di approfondire la conoscenza della carpenteria del legno che è sempre stata poco nota, attraverso la conservazione dei legni del lago di Fimon che è qualcosa di eccezionale e unico: questo è stato possibile grazie all’ambiente umido e quindi anaerobico, condizione ideale che si è creata nella torbiera di Fimon. Solitamente, infatti, il legno, materiale organico e quindi deperibile, non si conserva quasi mai nei depositi archeologici ma viene consumato dal passare del tempo. Nella mostra "Palafitte e piroghe del Lago di Fimon" è esposto di un reperto eccezionale: uno dei pali delle palafitte di Fimon recuperati da Paolo Lioy nella seconda metà dell'Ottocento, recentemente restaurato. Seguirà poi la presentazione degli altri frammenti lignei recuperati durante le ricerche archeologiche più recenti. La mostra parla di come questi reperti siano arrivati fino ad oggi, raccontando dell'estrazione della torba e dei principali protagonisti della ricerca nelle Valli di Fimon: tra questi vi è Gastone Trevisiol, al quale la mostra è dedicata. Un pannello didattico racconta in maniera approfondita le numerose analisi archeologiche e scientifiche che vengono realizzate sul legno archeologico per scoprirne ogni aspetto. Infine, quattro vetrine presentano i principali siti archeologici del Lago di Fimon grazie ai reperti rinvenuti. Un'installazione inedita audio interattiva di Andrea Santini e Marianna Anoardi introdurrà i visitatori alle tematiche grazie ad un'esperienza sensoriale. Altre postazioni interattive permetteranno ai visitatori di toccare con mano il legno, mentre approfondimenti video permetteranno di conoscere meglio il territorio, le ricerche e i reperti. Con la collaborazione di Veneto Agricoltura, in alcuni vasi collocati nel portico del chiostro del museo, si potranno vedere sei alberi appartenenti alle specie che vivevano attorno al Lago di Fimon tra il Neolitico e l'Età del Bronzo. La mostra è stata realizzata grazie ad un comitato scientifico composto dai maggiori esperti italiani di preistoria e di antiche abitazioni e imbarcazioni, oltre che dai protagonisti delle ricerche archeologiche sul Lago di Fimon, provenienti dal Ministero della Cultura e da numerose università e da laboratori all’avanguardia. L’ingresso è compreso nel biglietto per il museo: intero 3 euro, ridotto e scuole 2 euro.
Telefono
0444222815
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EVENTO CONCLUSO

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