Elio Germano riscrive e adatta "Così è (se vi pare)" di Pirandello per la realtà virtuale, accostando teatro a nuove tecnologie. Una sperimentazione sui grandi classici, un'indagine tra realtà oggettiva e verità soggettiva. Va in scena lo spettacolo con cuffie e visori. Duplice la replica, per consentire a più persone possibili di assistere, la prima alle 18.30, la seconda alle 21.45.
Lo spettacolo, co-prodotto da Fondazione Teatro della Toscana e Gold Productions, rientra nel cartellone de L'Altro Teatro, rassegna del Comune di Verona. Germano, in veste di drammaturgo, regista e attore cala il testo pirandelliano nella società moderna, dove "spiare" l’altro risulta ancora più semplice grazie all’uso dei nuovi media. Lo spettacolo è stato infatti pensato per essere realizzato in realtà virtuale, un nuovo strumento tecnologico, tra cinema e teatro, in grado di porre lo spettatore al centro della scena. Tramite cuffie e visori il pubblico si trova a essere non più a teatro, ma all’interno del lussuoso appartamento dove si svolge la storia, più precisamente nel corpo di uno dei personaggi, che vede e ascolta tutto: il Commendator Laudisi, anziano padre di Lamberto, su una sedia a rotelle, invenzione non presente nel copione originale. Si apre così la possibilità di un’esperienza unica nel suo genere, utile alla finalità del racconto e alla riflessione sul tema pirandelliano di cosa sia reale e cosa sia vero.
La prospettiva è duplice: individuale e collettiva. Attraverso la visione simultanea, lo spettatore si trova immerso nella stessa vicenda a cui assistono gli altri, ma può scegliere lui dove e cosa guardare. Contemporaneamente, nello stesso spazio, altre persone fanno la sua medesima esperienza.
Biglietti in vendita al Box Office di via Pallone e sui circuiti
www.boxol.it/BoxofficeLive/it,
www.boxofficelive.it e
www.myarteven.it. Il botteghino del Teatro Camploy sarà aperto la sera dello spettacolo a partire dalle ore 20.