Descrizione evento
L’esposizione, a cura di Marzio Dall’Acqua e Vittorio Sgarbi, organizzata da Augusto Agosta Tota, promossa dal Comune di Asiago in collaborazione con la Fondazione Archivio Antonio Ligabue di Parma, con il patrocinio di Regione Veneto e Provincia di Vicenza e Unione Montana, si prefigge lo scopo di presentare l’opera di Antonio Ligabue, uno dei maggiori protagonisti dell’arte italiana del XX secolo, esponendone oltre 70 opere tra dipinti, disegni e sculture.
La mostra introduce l’arte di questo genio visionario sempre in evoluzione, la sua appassionata ricerca che sapeva inventare e rinnovare usando colori violenti e comunque armonici nella loro pressante suggestione emotiva, proponendo un’iconografia popolare e raffinata. Un excursus all’interno dei tre periodi canonici in cui è stata suddivisa la sua produzione artistica: dagli animali domestici dei primi anni, alle tigri dalle fauci spalancate, i leoni mostruosi, i serpenti, i rapaci che ghermiscono la preda o lottano per la sopravvivenza. La natura dipinta da Ligabue è il teatro di una violenza implacabile.
Presenti anche alcuni autoritratti, nei quali Ligabue dipinge il proprio dolore esistenziale, gridandolo con l’urgenza di una sensibilità intensa e ferina; è il tormento di un’anima che grazie alla pittura trova la propria voce e il proprio riscatto.