Descrizione evento
Documentario teatrale a cura di Maurizio Donadoni
regia Paolo Bignamini
«Ogni epoca ha avuto i suoi martiri, le sue vittime, gli inutili eroi che con il loro sacrificio hanno aperto gli occhi e la strada agli altri», aveva detto Giacomo Matteotti, poco più che ventenne. Il 10 giugno 1924, vent’anni dopo, sul lungotevere, veniva rapito e ucciso da un gruppo di “arditi” della Ceka fascista, organismo voluto da Mussolini per mettere a tacere gli oppositori. Fu lo snodo fondamentale nell’affermazione del regime totalitario in Italia. Oggi strade e piazze lo ricordano, ma quanti saprebbero dire chi era questo inutile eroe? Matteotti Medley ripercorre questa storia – emblema di italici vizi e di italiche virtù – alternando il racconto dei fatti, nudi e talvolta crudi, alle citazioni delle musiche dell’epoca: dalle marcette squadriste alle canzoni d’amore diffuse dalle radio Balilla, agli esperimenti di quella musica colta d’avanguardia che, proprio allora, era in cerca di inaudite sonorità. Una narrazione d’un solo attore, ma a molteplici voci, che si espande in uno spazio scenico nitido, scarno e rigoroso dove ognuno di noi è chiamato a rispondere, come può o come deve, alla domanda: che valore ha, per noi, oggi, la democrazia?