Descrizione evento
L'Associazione Culturale Lazzari accoglie nei suoi suggestivi luoghi espositivi le opere di due artisti che, nella diversità de linguaggi adottati, esprimono la medesima potenza di un segno libero, capace di suggerire e creare spazi.
Toni Buso, pittore affermato sulla scena non solo nazionale e con un curriculum espositivo di assoluto rilievo, affida, da sempre, una grande importanza alla vivacità e all'energia del binomio segno-colore. Le sue opere, caratterizzate da mappe figurali ancestrali e primitive, contemplano cerchi, spirali, macchie, scritture e grafemi che alludono a variegati universi infantili legati al sogno e alla fantasia. I quadri, elaborati con incredibile perizia tecnica, si distinguono per una felicissima sintesi compositiva a cui, difficilmente, si può rimanere indifferenti. Le superfici, dominate dal fondo bianco, fanno affiorare, da una sorta di inconscio collettivo, labirinti onirici di notevole fascino in cui si alternano, seguendo magici e misteriosi itinerari, i colori primari blu, rosso e giallo, tanto vicini all'essenzialità plastica di Mondrian e di Klee.
Giovanni Benetton, direttore del bellissimo Museo Toni Benetton che ha sede a Mogliano Veneto, è autore di mirabili sculture in ferro in cui emerge il gioco delle linee curve, lanciate nel vuoto, a generare molteplici orizzonti di senso e di immaginazione. Si tratta di forme aeree che si proiettano, intersecandosi, nell'ambiente circostante, dando vita ad un cortocircuito visivo stimolante e appagante. L'equilibrio sinuoso dei perimetri circolari e l'essenzialità del gesto rimandano alla grande esperienza novecentesca della scultura astratta che in Calder o in Ar trova indimenticabili maestri. Ci piace pensare che il ferro, materiale antico, primordiale, si pieghi a interpretare l'idea massima di dinamicità e cinetismo attraverso il movimento flessuoso e quasi inarrestabile di una linea che, come avviene per Toni Buso, si evolve in pensiero. origine e, forse, anche decifrazione del cosmo
Lorena Gava
𝗖𝗼𝗻 𝗹𝗮 𝗺𝘂𝘀𝗶𝗰𝗮 𝗱𝗶:
Francesca Bertazzo Hart, 𝘷𝘰𝘤𝘦 𝘦 𝘤𝘩𝘪𝘵𝘢𝘳𝘳𝘢
Giulio Campagnolo, 𝘩𝘢𝘮𝘮𝘰𝘯𝘥
Due musicisti dall’innegabile talento, dotati di una magnifica intesa, Francesca Bertazzo Hart e Giulio Campagnolo vantano una collaborazione che dura da diversi anni. Fluido e swingante, il duo si concentra sull’interplay e sull’improvvisazione, facendo leva sulla forte capacità di Francesca, in grado di lanciarsi in assoli dallo stampo tipicamente bebop.
La birra sarà offerta da Theresianer 🍻